O Roma o toma.

Written By: bruno - Apr• 12•13

Insomma,la politica è un altro pianeta,come se, il voto dei cittadini e delle cittadine,fosse la parola sbagliata,parola che non indica nulla, ed apre, purtroppo ,una stanza altrui,la casa di un estraneo.Come se, uno avesse sete e gli togliessero ogni possibilita’ di bere,il voto è l’esatto contrario di quel che si vorrebbe e dovrebbe esprimere.Quel che succede a Roma sono cose turche,chiedendo  scusa alla Turchia, oppure son cose di qualche sperduta isola nell’oceano,e chiedo perdono anche all’oceano ,qui si cantava e si sperava,la’, ora si ammazzano di botte,pestando i nostri voti, come cani,affamati d’ossa,di ciccia e lardo.Facciamocene una ragione,la vita, in fondo, se la si prende di petto è una coglionata.E, a proposito di coglionate,ieri sera a Servizio Pubblico di Santoro è apparso il vignettista, ed ha espresso due cose di cattivo gusto,o di dubbio gusto.In una c’era una vignetta per chi voleva viaggiare gratis, c’era un nazista ed un poveraccio, e, si diceva,nella”barzelletta”, che, se uno desiderava viaggiare gratis lo avrebbe potuto fare, in qualita’ di ebreo, come secondo lui era successo per i deportati.Bisogna ricordare al prode vignettista,di cui non ricordiamo, per colpa dell’eta’ nostra,il nome, che, agli ebrei deportati veniva fatto pagare anche il biglietto.Quando aveva trattato  la Fornero come squillo non ci aveva fatto fare una piega,ma,quando, ieri sera, ha aggiunto, che il Papa doveva giustificarsi degli scomparsi argentini ,ci ha fatto cadere una lacrima di pena, una sola,pero’, perchè di vignettisti è pieno il mondo della carta,ma non solo ,e le sue, in fondo, in mezzo a tante coglionate erano solo due,il resto era  nulla.

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