Muntè di rat!

Written By: bruno - Ott• 03•13

La salita ratta,ripida, a Piacenza,per i piacentini: “muntè di rat”.Da piccoli, ci raccontavano che, quando il Po tracimava gli argini ed allagava il fondo di Cantarana, sulla montata scappavano i topi per sfuggire all’annegamento,davanti a questa spiegazione tutto tornava logico,normale,giusto.Poi, qualche intelligentone, si è messo a scavare ed ha tirato fuori la versione giusta,giusta,ma meno affascinante,in fondo riduttiva, di una strada semplicemente in salita.E’ di questi giorni che ,sempre qualcuno, si è fatto meraviglia per lo snaturamento, secondo lui, di quella salita.Mi pare che una volta non c’erano gli scalini,ma forse mi sbaglio.Questo qualcuno ha dato un premio,in passato, a San Nazario e Celso,oggi galleria d’arte privata,ha dato un premio per la sua conservazione e, di come è stata tenuta la detta chiesa,una volta cinema , poi falegnameria.La premiata chiesa esibisce al suo esterno,in memoria del Cardinale Alberoni,una targa in plastica che sottolinea il battesimo dell’Alberoni nella piccola chiesa.Targa in plastica bella come una cicca americana spiaccicata su di un colonnotto.Ma per tornare alla ratta o, ai rat,noi preferiamo le modeste tele ad ogni struttura “intelligente”,se poi invece potremmo suggerire qualche cosa agli stessi intelligentoni piacentini,e ci meravigliamo che le molte scienze locali non vi abbiano ancora pensato. Perchè non fare una bella piramide di vetro  sulla scalinata,piu piccola ma altrettanto bella,come quello del Louvre?

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