Morte di una Confalonieri.

Written By: bruno - Gen• 19•23

Oggi,la chiesa, con Padre Andrea dall’Asta-quella che ha ghigliottinato tutto il suo umanesimo-in nome e per conto di un “Arte” preistorica, per giunta rigorosamente povera solo per ricchissimi intelligenti ma, sopratutto-gentili- atei si pone-ideologicamente-e, per antitesi- al pari di quella che nel 1564 metteva al rogo-stupido ateo- Alessandro da Caverzago,notaio piacentino:”siccome eretico recidivo,anzi-scrive lo storico-come predicante,maestro e capo di eretici,bruciato sul campo della Torricella”.Ma ,in quell’anno avvenne un fatto che riguardava una Confalonieri altrettanto orribile che nulla a che fare con il Gesuita dall’Asta:”Giovanni Pavaro gentil’uomo piacentino il 17 Luglio ritrovandosi insieme con Bonvicino Malvicini in villa,dove si faceva festa,ammazzò Lelio Pezzancro,giovane molto amato da tutta la città.Nè contento di questo,così imbrattato di sangue come era se ne tornò a casa e fatta chiamare Hortensia Confaloniera sua moglie donna e di pudicizia singolare,l’ammazzò con un archibugiata,e con molte pugnalate appresso sfogò tutta la sua rabbia”.In questo raccontino qualche cosa non torna,o,Giovanni Pavero credeva d’essere un tradito da sua moglie “onesta e virtuosa” in concorso con Lelio Penzzancro o dava semplicemente i numeri per i primi caldi di luglio.

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