Piet Mondriad a Milano :dalla figurazione alla regressione materica;posto che la materia-come sostituto dell’unica materia viva e creativa merda del bambino nella sua preistoria sia ed è (Freud) un fatto assodato-Si tratta solo di materia-merda geometrizzata-confinata che toglie quello sfrangiarsi-angoscioso per l’autore- irrepetibile(presente anche nell’informale preistorico “materico”).Materia(quella della così detta figurazione) senza confine ,senza confine che trova però libero spazio invece sempre in una incomprensibile- per taluni-figurazione che presuppone in più una visione inconscia del mondo,o di un rigenerato mondo personale di pulsionale materia senza censure che,molto probabilemente, spaventa o spaventava e schiacciava “l’autore”(Mondriad) in una regressione ingessata che pretestuosamente mostrava l’incapacità di un io ridotto come sempre(Freud) a buffonesco pseudo super-geomentrico-controllore.Una storia:la solita storia da millenarismo antico da fine del mondo dove :anche la musica “classica” si definisce o si definiva agonizzante, ascoltando Mondriand solo ed esclusivamente-limitatamente jazz(non esiste una sola musica).Mondriand è uno dei tanti “geni” di e da mercato:veri e propri confezionati prodotti schiacciati e annichiliti dalla bellezza monumentale che ben inquadrano o,inquadravano commercialmente una preistoria o; una nuova commerciale prestoria di un epoca passata dell’uomo e dell’umanità dove tutto si dice o,si diceva e lo si mostrava in tutta la sua evidenza (sic) morto.