Meriggio stanco

Written By: bruno - Apr• 15•20

Ossa sottili affogate senza più materia viva, volto che soltanto un poco è l’antico volto, occhi che mi volgesti ogni giorno per portarmi come un virgulto cieco verso il suo sole, ti ringrazio per essere stata la radice antica nella terra odorante di acqua e di nuovi semi. Per avermi portato sulle strade piene del sole che ci benedisse, un giorno. Per avermi offerto la curiosità di tutte le cose, del il mare e della pesca, delle corse nei nostri boschi e dei i voli sulle nostre nevi. Per avermi offerto alla luce e al vento e alla fremente gioia , alle foglie e al mare furibondo mentre la nostra vita scalciante e insistente gracidava come cicale nel meriggio stanco.

Francesca Pierucci


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