Melchiorre Gioia.

Written By: bruno - Mag• 23•20

In uno dei miei viaggi giovanili alla Valleta dove c’era una montagna di libri italiani in vendita dagli antiquari trovai un edizione del 1832-Melchiorre Gioia-Del merito e delle ricompense-trattato storico e filosofico,terza edizione,sampato a Lugano nel 1832 .Gioia era morto nel 1829,un edizione quindi postuma.Bella edizione,come una volta erano belli anche i libri chiusi e,mi ricordo che,da giovane l’avevo letto rimando impresso di quanto valeva una testa di un nero paragonata a quello di un bianco.Lo lessi ma tutto rimase li,li su quella testa.Bella roba direte voi ,è il modo di leggere?Ebbene di anni ne sono passati, letto ho letto e riletto e letto ancora,mi riferisco a leggere mica al letto per dormire.Oggi stremato dal leggere,stremato per gli anni più che di lettura ho ritrovato il Gioia,in un cassetto piene di cose particolari,ho trovato quel librone,bello,anche chiuso e,l’ho ,riaperto.Mai condensato di notizie, usi, paragoni disparati lontani e vicini con notizie storiche e attuali del suo tempo ho trovato in un libro,un libro che mi ha preso,preso come un imbuto attrae l’acqua.Un tempo scrivevano bene,bene, ed erano davvero colti,anche il più piccolo particolare veniva illuminato,chissà quante ore di studio e applicazione è servita per un impresa come questo libro,un libro bello, infinito,di quando la gente studiava e scriveva,studiava davvero ,ed un libro era bello,bello anche chiuso.

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