Leggende & “leggende”.

Written By: bruno - Nov• 29•20

Leggende,leggende vere o false sui veleni e gli avvelenamenti collettivi sono sempre esistite,o forse ,sono sempre,da sempre ,sono state usate dai governi o biechi dittattori in vena di sfoltire o minacciare ceti di abitanti che gli fossero di peso e ,l’avvelenamneto,vero o presunto ne era un efficace mezzo anche in passato.Infatti ,volendo “sfoltire” gli ospiti delle galere Garelli,medico di Carlo sesto,Re delle due Sicilie scrisse in quel tempo al celebre Offmann quel che segue:”La vostra dissertazione,sugli errori relativi ai veleni ha richiamato alla mia memoria un certo lento veleno,che un infame avvelenatore, tuttora vivo nelle prigioni di Napoli,ha adoperato per la morte di più di 600 persone”.E, un certo Exili,italiano “compositore” e venditore di veleni fu accusato in Roma di aver avvelenato 130 persone sotto il pontificato d’Innocenzo decimo (diciasettesimo secolo) .Furono poste sul rogo due avvelenatrici,sempre in quel tempo,la Toffana in Italia,e la marchesa di Brinvillers in Francia.Tutto questo sta a significare l’innata paura o il terrore atavico dell’uomo verso un qualsisasi evvelenamento ,coronavirus compreso.Mentre sovrano ,sopra tutti questi avvelenamenti collettivi,per il suo uso industriale,fu quello della Germania nazista che la rese e sta, prima in classifica come unico,mai superato esempio,a ludibrio del popolo tutto tedesco, campione di criminalità organizzata contro gli ebrei.

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