Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Ago• 07•21

Lucia Mantione, Lucietta per gli amici, morta soffocata durante una tentativo di violenza sessuale quando aveva tredici anni. Accadde in Sicilia, a Montedoro, paesello di mille e quattrocento anime della provincia di Caltanissetta.
In un piovoso pomeriggio invernale Lucia uscì per andare a comprare una scatola di fiammiferi. A casa però non tornò mai.
Trovarono il suo corpo in un casolare a un chilometro dal paese, lì dove il suo aguzzino lo aveva lasciato senza riguardo. All’epoca il parroco negò i funerali a Lucietta, perché non se n’era andata in pace, come voleva Dio. Neanche fosse colpa sua, neanche dovesse essere lei a portare lo stigma della colpa per le barbarie subite e non il suo assassino. Che non è mai stato preso.
L’ipotesi più condivisa parlava di un tentativo di violenza respinto e culminato con la morte per soffocamento. Giravano anche voci sull’identità dell’assassino, ma l’indagine dei carabinieri si dovette scontrare con la paura e il silenzio.
Per questo dopo sessantasei anni la famiglia ha chiesto la riesumazione del corpo per ulteriori accertamenti, tra cui l’esame del DNA su eventuali tracce. In quest’occasione Montedoro ha chiesto di poter celebrare i funerali negati nel ’55, nella parrocchia di Santa Maria del Rosario.
Quando Lucia Mantione venne brutalmente uccisa aveva solo 13 anni e ne ha dovuti aspettare 66 per avere finalmente un funerale e per trovare ‘pace’. È la storia di Lucia Mantione, conosciuta come “Lucietta”, strangolata il 6 gennaio 1955 durante un tentativo di violenza.

Kella Tribi

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