Maria Teresa Goretti nacque a Corinaldo (Ancona), il 16 ottobre 1890. I suoi genitori, Luigi Goretti e Assunta Carlini, erano dei contadini e, oltre a Maria, avevano altri cinque figli
La vita agraria era dura a Corinaldo, perciò i Goretti si trasferirono in cerca di fortuna nel Lazio in provincia di Latina, a servizio del conte Gori Mazzoleni. Assieme alla famiglia Goretti, si trasferirono anche i Serenelli, famiglia altrettanto numerosa. I due nuclei si sistemarono in due cascine vicine, ma per entrambi le condizioni di vita non migliorarono in quella terra paludosa che sarà bonificata soltanto a partire dalla seconda metà degli anni venti del Novecento.
Oltretutto, i Goretti furono colpiti dalla malaria che nel 1900 portò via il padre di Maria, Luigi. Con la morte del capofamiglia, i Goretti si avvalsero del sostegno dei Serenelli. In questo periodo si intensificò il rapporto tra Maria Goretti e Alessandro Serenelli, ventenne, otto anni più della piccola. Il giovane uomo tentò varie volte un approccio con la bambina, che riuscì sempre a scappare alle sue avances, pur non comprendendo fino in fondo, da bambina ingenua quale era, cosa volesse da lei il vicino. Fino al 5 luglio 1902.
Quel giorno, Alessandro Serenelli attirò la bambina nella sua cascina con una scusa e pochi istanti dopo si ritrovò addosso il Serenelli, intento più che mai a usarle violenza.
La piccola si difese come meglio poteva, cercando di togliersi di dosso il ragazzo. Serenelli dinnanzi all’ennesimo rifiuto si innervosì, afferrò un punteruolo e cominciò ad accanirsi sul corpo della giovane. Saranno 14 i colpi inferti.
Trascorsa la furia, Alessandro Serenelli lasciò la bambina agonizzante in terra e si dette alla fuga, ma fu acciuffato poco dopo. Ancora viva, Maria Goretti fu condotta d’urgenza all’ospedale nella vicina Nettuno. Qui fu sottoposta a un intervento chirurgico, nel disperato tentativo di salvarle la vita: non ci fu nulla da fare e la giovane spirò il giorno successivo
Secondo quanto raccontato, prima di esalare l’estremo respiro, Maria dimostrò la sua ferma fede cristiana dicendo al parroco e ai familiari radunatisi attorno al suo capezzale che perdonava il suo carnefice: “Per amore di Gesù”
Canonizzata nel 1950, Maria Goretti è una delle sante più giovani d’Italia e la sua storia è una delle più conosciute da credenti e laici.
Le spoglie di Maria Goretti, per la chiesa cristiana “martire della purezza”, dal 1929 si trovano nel Santuario di Nostra signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti a Nettuno; alcune reliquie, invece, sono state traslate nella natia Corinaldo, dove è possibile visitare la piccola casa in cui nacque.
Per quel che riguarda l’assassino, Alessandro Serenelli, la condanna comminatagli fu pari a trenta anni, da scontare nel carcere di Noto, in Sicilia.
Kella Tribi
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