Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Lug• 18•20

Nel cimitero di Greenwood, a Brooklyn, c’è un imponente mausoleo costruito come un antico tempio. E’ il luogo dell’eterno riposo di John Anderson, un ricco commerciante di New York, proprietario di un lussuoso negozio per fumatori (volgarmente un tabaccaio) che sorgeva a Lower Manhattan. Anderson si trovò coinvolto in un caso di omicidio che scosse l’opinione pubblica cittadina dell’epoca, 177 anni fa, delitto rimasto sempre irrisolto Fu uno dei primi casi di omicidio che attirarono la morbosa curiosità del pubblico, anche per i sordidi dettagli rivelati dai tabloid popolari, che in quegli anni stavano iniziando la loro ascesa. Tra Liberty Street e Broadway c’era il negozio di John Anderson, un locale di alta classe dove si vendevano articoli per fumatori, in sostanza una tabaccheria di lusso, frequentata dagli uomini più in vista della città. La ragazza era conosciuta in città come la “Beautiful Cigar Girl”, la bella ragazza dei sigari, famosa per il suo bel viso e la graziosa figura. Mary Rogers fu assunta per stare alla cassa, con il secondo fine di attirare i gentiluomini della città, e flirtare discretamente con loro. E infatti gli uomini accorrevano, dai modesti impiegati fino a famosi scrittori. Il negozio di Anderson divenne una sorta di club di fumatori letterario In una domenica di mezza estate, il 25 luglio, Mary disse alla madre e al fidanzato, che sarebbe andata a trovare alcuni parenti nel New Jersey. Durante la giornata New York fu investita da una forte tempesta, così nessuno si preoccupò del fatto che Mary non fosse rientrata a casa, da quel giorno però, Mary non fece più ritorno Il 28 luglio, due uomini che passeggiavano lungo le rive del fiume Hudson, in una località chiamata Sybil’s Cave, videro galleggiare in acqua qualcosa che sembrava un corpo di donna. I due si avvicinarono con una barca e rimasero scioccati alla vista del corpo di Mary, brutalmente assassinata. Secondo il medico legale, la donna era stata strangolata, ma prima picchiata con violenza e stuprata L’omicidio, con una vittima così giovane (Mary aveva solo 20 anni) e bella, tanto nota in città, catturò l’interesse dei cittadini di New York, e ovviamente della stampa, che riportò ogni dettaglio del caso. Nei dintorni di una taverna vicina al luogo dove era stato trovato il corpo, furono rinvenuti dei vestiti di Mary “evidentemente lì da almeno tre o quattro settimane”. Un anno dopo il suicidio di Payne, il proprietario della taverna fece una confessione sul letto di morte: Mary Rogers, quella domenica, era stata nella sua taverna, insieme ad uomo “alto e scuro”, che lui sapeva essere un dottore. Secondo l’oste la ragazza era lì, nel suo locale, per sottoporsi ad un aborto, poi finito in tragedia. Tutta questa presunta ricostruzione non spiega ovviamente né lo strangolamento, né la brutale violenza subita da Mary. La vox populi invece indicava come colpevole il suo datore di lavoro, John Anderson, che probabilmente l’aveva messa incinta e poi consegnata nella mani dell’abortista Madame Restell eco ma non fu mai indagata dalla polizia. L’attenzione per il caso irrisolto, come sempre accade, fu distolta da altri efferati omicidi, ma lo scrittore Edgar Allan Poe scrisse il racconto “Il mistero di Marie Rogêt”. Anche nel racconto di Poe, come nella realtà, l’omicidio rimane irrisolto.

Kella Tribi

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