Yoo Young-Chul nasce il 18 aprile 1970 in un villaggio della Jeolla Settentrionale, a circa 200 km a sud della capitale Seul. La sua infanzia non è felice; i genitori litigano spesso, la sua nascita non era voluta e sua madre infastidita dall’averlo partorito avrebbe addirittura voluto ucciderlo. Come prevedibile, i genitori divorziano e Yoo viene cresciuto dalla nonna. A sei anni va a vivere dal padre a Seul: troverà lì una matrigna, parecchio dura e manesca e a 8 anni Yoo fugge andando a vivere con la madre e la sorella Nonostante i problemi famigliari e la mancanza di denaro, Yoo alla scuola elementare si mette in evidenza per la sua educazione e diligenza Alle scuole medie ed è fortemente attratto dalle materie artistiche. Gli piace incidere il legno, comporre poesie, dipingere e cantare. Parrebbe essere un animo nobile ma la vita gli riserva ben altro Terminate le medie nel 1987 si iscrive a un liceo d’arte ma non passa le selezioni e la sua famiglia non ha il denaro per iscriverlo a una scuola d’arte privata. L’impegno e l’educazione portano a nulla e non si diplomerà mai La sua vita sembra andare in pezzi, Yoo odia ricchezza di chi lo circonda e si convince che la causa della sua rovina siano i ricchi ed inizia così nel 1988 la sua discesa all’inferno Entra e esce dal carcere, per furto, vendita materiale pedofilo, contraffazione, furto d’identità, abuso sessuale minori, omicidio, cannibalismo e nel marzo del 2000 viene arrestato per aver violentato una ragazzina di 15 anni. Al Centro di Detenzione di Jeonju si acuisce il suo odio verso i ricchi e il suo desiderio di rivalsa verso la società e quando esce di prigione l’11 settembre del 2003 ha una missione in testa da compiere: una missione di morte. Si costruisce da solo l’arma con cui compierà la maggior parte dei suoi crimini: un martello pesante 4 kg . Per imparare a padroneggiare al meglio il suo “attrezzo di morte” fa pratica su alcuni cani randagi, ammazzandoli a martellate in testa. Il suo piano é di uccidere 100 persone ricche ossessionato che la ricchezza sia la causa del suo male Inizia massacrando un professore universitario di 72 anni e sua moglie di 68 Segue una scia criminale, fatta di furti e truffe, sfociata in brutali omicidi all’arma bianca e degenerata in seguito nella mutilazione dei cadaveri e nel cannibalismo: Yoo avrebbe infatti confessato di aver mangiato parti degli organi interni di alcune delle sue vittime al fine di “purificarsi”. E’ considerato uno dei più famosi e prolifici serial killer coreani: nel giro di pochi mesi, tra il settembre del 2003 e il luglio del 2004, uccise un numero ancora oggi imprecisato di persone (tra le 20 e le 40), molte delle quali giovani prostitute o benestanti anziani dei ceti elevati. Condannato a morte per i suoi crimini il 13 dicembre 2004, Yoo Young-Chul è ancora in carcere in attesa dell’esecuzione. Il suo avvocato non è ricorso all’appello perché il suo cliente desidera morire, ma questo suo desiderio ancora in attesa di essere accolto
Kella Tribi
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