Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mar• 09•20

In data 25 novembre 2015 a Perugia Francesco Rosi, 47enne, agente immobiliare, uccide la moglie, Raffaella Presta, avvocato penalista di 43 anni, sparandole con un fucile. Il Rosi é risaputo essere un uomo violento, la donna aveva confidato dei pestaggi continui subiti, alle colleghe dell’ufficio legale dal quale si era dimessa, sia per la gelosia del marito, che per la vergogna di presentarsi al lavoro sempre piena di lividi. Ma ciò che ha scatenato la furia omicida é stata una frase, incauta, della donna : «Il figlio che credi tuo é di un altro uomo.» (non si conosce se il figlio fosse o meno frutto di un tradimento) e così Rosi perde il controllo; prende la doppietta, un’arma da caccia che teneva sempre carica sotto il letto (omicidio premeditato?) e spara due colpi, uccidendo la moglie “Ho sparato a mia moglie, venite ad arrestarmi.” dice in tono tranquillo e quasi disteso ai carabinieri. Il corpo della donna giace con il volto riverso sul pavimento e con ancora le pantofole ai piedi. Nessun segno di colluttazione. Accanto al cadavere c’è l’arma. Il primo sparo l’ha raggiunta all’inguine, e il secondo, letale, alla schiena. Francesco uscendo dalla villa in manette, incrocia lo sguardo della sorella: «Ho fatto una stronzata» le dice, prima di scomparire nell’auto dei carabinieri Viene condannato a trenta anni di reclusione. A emettere la sentenza, il 12 luglio 2016 è stato il giudice Alberto Avenoso. Il pubblico ministero Valentina Manuali, nella prima udienza del 17 marzo, aveva chiesto per Rosi l’ergastolo. Ma forse uccidere la moglie non é stato considerato un fatto troppo grave, poiché ammessa la buona condotta, uscirà dal carcere nel 2030, a 62 anni, libero di rifarsi una vita…e forse di uccidere ancora.

Kella Tribi.

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