In un biglietto lasciato in cucina ha espresso dispiacere per il gesto, ma non ha chiarito i motivi del triplice omicidio: quello della moglie, del figlio e della suocera. Martino Benzi, ingegnere di 66 anni, ha ucciso il 28 settembre 2023 le tre vittime a coltellate, sferrando loro uno o più colpi alla gola. Prima la moglie, Monica Berta, 55 anni, mentre faceva colazione. Poi il figlio Matteo, 17 anni, che era ancora a letto e poi la suocera, Carla Schiffo, un’anziana di 78 anni ricoverata in una Rsa, dove Benzi è andato appositamente. Infine si é suicidato nel cortile della casa di riposo, l’Istituto Divina Provvidenza di Alessandria.
I carabinieri, guidati dal comandante della compagnia di Alessandria Davide Sessa, attendono i rilievi della Scientifica per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Per il momento, non è chiaro nemmeno il movente dietro alla strage. Potrebbe trattarsi di una serie di fattori tra i quali i problemi economici o le fatiche per la lunga malattia della moglie, dalla quale la donna si era però ripresa. “Sono rovinato. Non c’è più via di scampo… La colpa è soltanto mia” c’è scritto in quel biglietto. Per questo le indagini si stanno concentrando sui conti correnti. L’ipotesi è che Benzi abbia fatto qualche investimento sbagliato che potrebbe aver colpito un carattere metodico e abituato ad avere tutto sotto controllo.
Una strage familiare la cui dinamica è al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire esattamente il movente che ha spinto l’uomo a sterminare la sua famiglia.
Kella Tribi
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