Monia Del Pero, 19 anni, fu trovata morta il 16 dicembre 1989 in una conduttura di scarico nelle campagne tra Manerbio e Offlaga in provincia di Brescia. A ucciderla fu l’ex compagno, Simone Scotuzzi, coetaneo, che si era incontrato con la ragazza la sera del precedente il13 dicembre.
L’assassino convinse la diciannovenne a vederlo per un ultimo chiarimento con la scusa della restituzione di alcune foto che li ritraevano insieme, ma durante l’incontro finì per strangolarla. Dopo averle tolto la vita, ne avvolse il cadavere in sacchi della spazzatura e la occultò nel luogo dove venne ritrovata tre giorni dopo.
Scotuzzi partecipò alle ricerche della giovane data per dispersa, fino al crollo di fronte agli inquirenti ai quali confessò il delitto e indicò il posto dove l’aveva nascosta. I due si erano lasciati alcuni mesi prima, ma il ragazzo non aveva mai accettato la fine di quella relazione .
Scotuzzi fu processato in rito abbreviato e condannato a 10 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Tra sconti e altri permessi previsti dalla legge, trascorse soltanto cinque anni in carcere e altri due tra comunità e domiciliari. Successivamente lasciò l’Italia per trasferirsi in Perù.
In carcere ha avuto giusto il tempo per laurearsi. Quando è uscito si è rifatto una vita, si è sposato e ha avuto due figli.
Kella Tribi.
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