Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mar• 02•24

Uccide la madre Liliana Agnani e la sotterra per intascare la pensione: indagato Stefano Garini
Il corpo ritrovato nell’ottobre del 2022 sulle sponde del fiume Ticino appartiene a Liliana Agnani. Secondo i carabinieri, sarebbe stata uccisa e sotterrata dal figlio Stefano Garini per intascarsi la sua pensione.
Sono stati identificati i resti di un corpo umano trovati lo scorso 11 ottobre in un bosco sulle sponde del fiume Ticino, all’interno del comune di San Martino di Trecate, in provincia di Novara. Appartengono a Liliana Agnani, una donna di 80 anni residente a Milano. Secondo la Procura, l’avrebbe uccisa il figlio Stefano Garini per intascarsi la sua pensione di invalidità. L’uomo, un agente immobiliare che respinge tutte le accuse, avrebbe quindi occultato il cadavere senza dichiararne il decesso per continuare a percepire il bonifico mensile da parte dell’Inps.
Alcuni cacciatori hanno ritrovato alcuni resti umani nell’area boschiva che costeggia il fiume Ticino Immediatamente hanno chiamato i carabinieri, che hanno avviato una lunga indagine per identificare quel cadavere. Inizialmente si pensava a un escursionista morto durante una passeggiata e mai ritrovato o a un corpo trascinato dall’acqua del fiume.
Il Nucleo investigativo del Comando provinciale di Novara, ha però fatto scrupolosi accertamenti e dopo 9 mesi è riuscito a dare un nome e un cognome a questi resti: si tratta del cadavere di Liliana Agnani, una donna di 80 anni residente a Milano. Non è ancora chiaro, però, quando la donna sarebbe stata uccisa: gli inquirenti ipotizzano che, quando è stato ritrovato, il corpo fosse lì da almeno 5 mesi e quindi da maggio del 2022.
Secondo quanto hanno ricostruito finora i carabinieri, Liliana Agnani potrebbe essere stata uccisa dal figlio Stefano Garini, per intascarsi i 1600 euro di pensione di invalidità che l’anziana donna prendeva ogni mese.
In questi giorni é stato arrestato il figlio, accusato di omicidio doloso, distruzione e soppressione di cadavere, truffa aggravata, autoriciclaggio e falsità ideologica.

Kella Tribi

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