Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Gen• 06•24

Naima Zahir, originaria del Marocco, da anni residente a Lentini, in provincia di Siracusa, era sposata con Massimo Cannone da 25 anni. Il 12 marzo 2022, la sera dell’omicidio, i due avevano cenato con due pizze mangiate insieme al figlio e tutto pareva tranquillo
Poi approfittando del fatto che la donna fosse distratta dal cellulare e dalle cuffie Massimo Cannone avrebbe colpito Naima al collo con un coltello
Inizialmente l’uomo raccontò di essere rientrato a casa e di aver trovato la moglie sul letto ormai priva di vita: “Secondo me ha fatto tutto da sola”, disse. Poi messo alle strette dagli inquirenti confessò di aver colpito Naima al collo
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, guidati dal dirigente Gabriele Presti, Cannone si sentiva oppresso dalla moglie, e per questo l’avrebbe uccisa: “Con lei mi sentivo come agli arresti domiciliari”, le parole dell’uomo durante la sua confessione.
Cannone viene accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi, minorata difesa e premeditazione.
A poco più di un anno dall’omicidio, la Corte d’assise di Siracusa ha condannato il tappezziere al massimo della pena e al pagamento di una provvisionale di 160 mila euro per le parti civili: madre, tre fratelli e una zia della vittima, che si sono costituite con l’avvocato Giuseppe Cristiano.

Kella Tribi.

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