Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Set• 16•23

Alessandra Camboni faceva la psicologa, aveva 32 anni e tutti gli strumenti – professionali e interiori – per riconoscere ed evitare gli amori malati. Alessandra è stata vittima di femminicidio. Lavorava a Padova, era bella, affermata, indipendente e aveva una vita sentimentale sana. È stata uccisa da un uomo che non tollerava i no. È stata uccisa da suo padre. Mario Camboni, 69 anni, ex Maresciallo della Guardia di Finanza, che viveva da circa un anno in un residence, da solo. Accusava la moglie e i figli, Alessandra e Francesco, di averlo tagliato fuori dalle loro vite. Non riusciva ad ammettere di essere stato violento e a comprendere che quel distacco era stata l’unica risposta che sua moglie aveva saputo dare alle violenze, maltrattamenti e minacce di morte contro se stessa e anche i suoi figli. Nonostante tutto, a Pasqua del 2011, il 24 aprile, Alessandra e Francesco si erano presentati a Mesenzana, a casa del padre, per cercare un contatto, un punto di ripartenza. Gli avevano portato anche una colomba in segno di affetto, ma anche di pace, per ricominciare. Poi avevano discusso, lui aveva afferrato un coltello da cucina e aveva cominciato a infilzare Alessandra. Tre fendenti, tutti a squarciare arterie vitali e Alessandra era spirata nel suo sangue. Francesco aveva provato a fermarlo, ma aveva assaggiato i 30 centimetri di quella lama, così era scappato, salvandosi la vita, Compiuta la sua missione di morte, Camboni, si era lasciato arrestare mentre vagava inespresso tra le arcate del residence. Ventotto anni di carcere, alla sua età praticamente un ergastolo. Come quello inflitto alla sua famiglia.

Kella Tribi

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento