Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mar• 18•23

Leonardo Fresta, 40 anni, convivente di Debora Pagano, la 32enne trovata morta nel bagno della casa che abitavano, a Giarre, nel Catanese, è rimasto 2 giorni interi nell’appartamento, con il cadavere della donna che amava. Ha detto agli investigatori dell’Arma (che lo hanno sottoposto a fermo e condotto in carcere per ipotesi del reato di omicidio) di essere stato talmente traumatizzato dalla visione di Debora morta, da non riuscire a connettere.
Dunque, Fresta per due giorni ha vegliato la salma della compagna sino a quando la lucidità gli ha suggerito che era bene avvisare i carabinieri.
Dal racconto dell’uomo così si evince:
Era venerdì sera dell’8 luglio 2022, la coppia era sola in casa perché la loro bimba di 7 anni si trovava a Letojanni (Messina) dai nonni materni. Debora era sotto la doccia, all’improvviso lui ha sentito un tonfo in bagno, è entrato e ha visto la giovane donna morta, a terra.
Da qui il suo choc, l’inebetimento, e l’incapacità di chiedere aiuto, soccorso al 118. Soltanto domenica, due giorni dopo, l’uomo ha trovato il coraggio di segnalare l’accaduto.
Questi i fatti descritti da Leonardo Fresta, al vaglio degli inquirenti.
Sul corpo di Debora Pagano “sembrano esservi forti evidenze di un aggressione” affermano fonti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania in merito all’autopsia effettuata sul corpo della donna
I vicini, i conoscenti, li descrivono una coppia apparentemente serena: Debora lavorava come donna delle pulizie; lui è un panificatore.
Il gip di Catania Simona Ragazzi ha convalidato il fermo di Leonardo Fresta, 40 anni, con l’accusa di omicidio. L’uomo, accusato di avere ucciso la convivente, Debora Pagano, 32 anni, resta rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania.

Kella Tribi

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