Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Gen• 28•23

Alessia Gallo, 33 anni, fa la cameriera a San Giorgio delle Pertiche, piccolo agglomerato di case in provincia di Padova. Ha un lavoro sicuro, pochi amici e una fidanzata che vorrebbe presentare a suo padre Tiziano. Sono rimasti solo loro due, la mamma è morta di cancro dodici anni prima e ora la casa, senza di lei, è vuota. Tiziano però non ne vuole sapere di conoscere la compagna di sua figlia, lui queste cose non le accetta. Non si merita, forse, come tutti gli uomini e tutti i padri, di avere dei nipotini, un genero, di vedersi crescere attorno un nucleo tradizionale? Non capisce, Tiziano, non vuole capire, non vuole vedere, si chiude in quella che per lui è una profonda delusione. Anche Alessia è delusa, neanche lei se l’era immaginata così la sua vita, con un padre che odia chi lei ama, che non la accetta, la vorrebbe diversa. Alessia potrebbe andare via di casa, chiudere con i pregiudizi e l’ottusità di chi al paese la guarda male, ma non riesce a lasciare solo suo padre e in fondo anche lei ha bisogno di lui. Anche se non lo ammette, spera che un giorno lui possa capire. La mattina dell’11 aprile 2015 Tiziano si alza, si lava, si veste, scrive un biglietto. Entra nella camera dove Alessia dorme, girata su un fianco. Le tira un colpo di pistola alla testa, poi si uccide seduto sulla seggiola accanto al letto.
Ha lasciato un biglietto biglietto con scritto: “Fateci bruciare e mettere con Maria (la moglie)”.
Ci sarebbe una storia di omofobia e odio nei confronti di ciò che è diverso, dietro le quinte di questo dramma familiare.L’odio di un uomo che non riusciva a concepire l’amore omosessuale, il sentimento di un vedovo che sognava di ricostruire una famiglia con la figlia, avere un genero, magari dei nipotini.

Kella Tribi

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