Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Gen• 21•23

Mikhail Popkov, il poliziotto che stuprava e uccideva le donne è accusato di oltre 80 omicidi
Per 18 anni la polizia russa si è interrogata sull’identità dell’uomo che stuprava e uccideva le donne
Quando fu arrestato nel 2015, Mikhail Popkov, classe 1964, di Noril’sk, paesino dal clima siderale nel punto più alto della Siberia, non era più un poliziotto da qualche anno. Lavorava nel settore della sicurezza privata come guardia giurata
Gli omicidi erano cominciati nel 1992, in Siberia, quando una donna era stata trovata stuprata e squartata. Intanto, per Mikhail, sposato da oltre 10 anni, cominciava una lunga crisi coniugale: sua moglie Elena, anche lei nelle forze dell’ordine, aveva avuto una breve una relazione con un collega, Mikhail ne rimase profondamente segnato. Amava sua moglie e la piccola Ekaterina, l’unica figlioletta, ed escogitò il suo personale modo per sopravvivere.
I cadaveri di giovanissime donne, insegnanti, studentesse, segretarie, cominciarono ad accumularsi ai bordi delle strade di Angarsk, Popkov andava a caccia di donne ‘cattive’, dove il concetto di ‘cattive’ includeva tutte quelle donne che si trovavano fuori dalle mura di casa la sera, da sole, In divisa delle forze dell’ordine, si avvicinava a loro con l’aria del buon samaritano: “Buonasera signora, posso darle un passaggio?”
Per ammazzare utilizzava uno strumento qualsiasi, purché fosse efficace: coltelli, punteruoli, mazze da baseball, cacciavite, ascia, qualsiasi cosa che potesse essere ripulita dalle impronte, come ogni buon poliziotto sapeva fare.
Mikhail si sentiva inarrestabile. Eppure c’era qualcosa che non aveva calcolato, l’arrivo test del DNA, una svolta fondamentale nei metodi di indagine
Nel 2012 le autorità russe decisero di raccogliere campioni di DNA da oltre tremila uomini tra agenti di polizia attivi ed ex, ed eccola lì la corrispondenza: Mikhail Popkov, ‘quel bravo ragazzo’
e accusato di circa 83 omicidi, che fanno di lui il terzo serial killer più prolifico al mondo.

Roma, 19 gennaio 2023 – Mikhail Popkov, soprannominato “il maniaco di Angarsk”, in un’intervista a Rossyia 1, ha chiesto di unirsi ai mercenari di Wagner per combattere in Ucraina, ma non immediatamente: preferisce restare in carcere a gennaio e febbraio, per “il gran freddo “Anche se sono stato in prigione per dieci anni, non credo che sarà difficile imparare di nuovo tutto”, ha detto il serial killer. Per il momento il gruppo Wagner non ha reagito alla sua proposta.

Kella Tribi.

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