Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mag• 28•22

Erika Ansermin, consulente di una prestigiosa azienda di moda, vive ad Aosta con i genitori e la sorella durante i weekend. in settimana si trasferisce nella casa del fidanzato Christian Valentini, avvocato valdostano, a Milano, dove lavora. Da casa sua ad Aosta, presumibilmente, la mattina del 20 aprile 2003, Erika si è mossa per andare a pranzo con Christian e la madre di lui.
Prima di andare all’appuntamento Erika ferma la sua Panda verde davanti a un negozio Blockbuster dove riconsegna un film affittato giorni prima. Un gesto di manifesta normalità. Sono le 12 e 20, da quel momento Erika è un fantasma. All’Ermitage di Courmayeur, Christian e la madre diventano impazienti, cominciano a mangiare. Solo alle 13 e 30 il sospetto che possa esserle accaduto qualcosa li spinge a dare l’allarme.
Erika viene cercata ovunque per 24 ore, e l’indomani viene ritrovata la Fiat Panda verde ad Avise. Nella vettura ci sono la giacca, il cellulare (spento) della ragazza e la carta di credito. Mancano le chiavi delle due case, di Milano e di Aosta. Si parla di allontanamento volontario, ma Erika, affermata manager in grado di parlare quattro lingue, donna determinata che aveva sempre scelto in autonomia studi e carriera, non aveva bisogno di inscenare fughe per fare quello che voleva. E soprattutto non avrebbe mai gettato in angoscia la famiglia che amava.
Qualche giorno prima dei fatti, i ragazzi avevano discusso per una questione di salute. Erika aveva fatto in segreto un test sull’HIV. Erika da un momento all’altro aveva sviluppato questa ossessione, forse, dopo aver scoperto qualcosa che le aveva fatto supporre di essersi potuta infettare. I test saranno negativi, ma Erika non lo saprà mai, perché sparisce prima.
L’investigatore privato che svolge delle indagini per conto della famiglia di Erika Ansermin, Daniele Marcis, ipotizza che la ragazza possa essere stata vittima di un delitto ideato ed eseguito da più menti e mani. Erika, insomma, sarebbe stata scomoda e di ostacolo per qualcuno che avrebbe voluto farla sparire. L’ipotesi, però non è stata mai dimostrata.
Resta ancora un mistero, per esempio, che fine abbia fatto l’accappatoio rosso che la ragazza indossava la mattina di Pasqua nella sua casa, quando ha aperto la porta a un amico di famiglia che era andato a fare gli auguri. È un mistero anche il ritrovamento delle chiavi di casa, le famose chiavi che mancavano dall’auto, nella cassetta delle lettere.
A distanza di 17 anni è impossibile immaginare che Erika sia sparita così e che non abbia mai avuto bisogno di documenti né toccato un centesimo del suo conto. Oggi il papà, Piero Ansermin, è morto. Sono rimaste solo mamma Carla e la sorella Elisa a chiedersi dove sia la loro Erika a ‘non sapere mai cosa è successo’. Nel 2007, quattro anni dopo la scomparsa di Erika, Christian Valentini, il fidanzato, è morto nella clinica milanese ‘Humanitas’, dopo una lunga malattia. “Si è portato la verità nella tomba”, ha detto la mamma Carla.

Kella Tribi

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