Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Dic• 31•21

Alice Sebold, considerata come una delle scrittrici americane di maggior successo, fu vittima di uno stupro nel 1981, quando aveva solo diciotto anni ed era una matricola all’università,
Stava tornando nella sua stanza nel campus della Siracuse University, New York, quando, in un sottopassaggio, venne bloccata da un uomo che la violentò. Alice andò a fare denuncia. “Sa che in quel sottopassaggio è stata uccisa e smembrata una ragazza?” – le dissero alla polizia – “lei è stata fortunata”.
Già, che fortuna essere stuprate, vero? Alice non ha mai dimenticato quelle parole, tanto che anni dopo, ormai matura, si è liberata del trauma scrivendo un libro ‘Lucky’, (fortunata), in cui ripercorre la storia dell’evento che ha cambiato la sua vita e il processo che ha portato alla condanna a sedici anni di carcere Anthony Broadwater. Contro di lui c’erano delle prove genetiche e l’identificazione da parte della vittima.
Quarant’anni dopo, la vita di Alice è stata sconvolta da un colpo di scena. Il produttore che stava lavorando al film tratto dal suo libro, ha squadernato una verità inquietante. Scettico riguardo ad alcuni passaggi delle indagini e del processo, ha assoldato un avvocato e un investigatore per chiarire alcuni aspetti della storia ed é emerso che le prove granitiche che avevano condannato Broadwater erano traballanti, sono state quindi riviste e giudicate inattendibili.
La confessione di Alice, allora sotto choc si è rivelata fallace, tanto che lei stessa ha chiesto scusa a Broadwater.
Una sentenza del novembre 2021 lo ha riconosciuto vittima di un errore giudiziario e cancellato automaticamente dall’elenco dei criminali sessuali. Il libro di Alice è stato ritirato dal suo editore.
È una storia amara, che rischia di confondere tutti. Broadwater è una vittima, un uomo nero, vittima probabilmente di pregiudizio, che allora venne incastrato da una macchina giudiziaria e investigativa che aveva metodi non proprio infallibili e ansia di giustizialismo.
Ma Alice? Merita che le battaglie di una vita e il messaggio di coraggio e speranza che ha dato a tutte le vittime, siano cancellati con un colpo di spugna per un errore in cui è stata trascinata?
È una storia amara, in cui non ci sono né vincitori né vinti. Di Anthony Broadwater nella storia della giustizia ce ne sono centinaia, alcuni sono finiti anche sulla sedia elettrica, da innocenti. Di Alice Sebold, pure. Rispettiamo entrambi, compatiamo entrambi.

Kella Tribi.

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