La “sònta”.

Written By: bruno - Gen• 04•24

Inaspettatamente cinque anni fa al mercato di Bellaria di Rimini ho ritrovato la sònta, Parola da pronunciarsi con la esse dolce di rosa, tendendo alla g, e che in italiano significherebbe: aggiunta Era un uso di venditori che alla fine di non importa quale ordinazione aggiungevano,, magari, qualche piccola cosa, di poca importanza, gratuitamente. Non era lo sconto furbo promozionale di oggi. Non sempre veniva fatto,nemmeno l’acquirente poteva deciderlo. Si trattava forse di circostanza casuale e disposizione contingente del venditore. Se oggi la bilancia segna rigorosamente un etto e cinque grammi ,di un prodotto richiesto per cento grammi, si paga esattamente ciò che la bilancia ha sentenziato Che mondo troppo giusto abitiamo! La sònta era più umana. Essendoci meno intermediari il venditore si sentiva quasi il re di un piccolo regno, poteva quindi fare regalie.

Paola Mars.

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