“Senti,senti questa bistecca ,senti,se è calda o fredda,senti”:e un imbecille,un cretino impomatato :un italiano ,premeva la bistecca-evidentemente fredda- sulla guancia del cameriere in giacca bianca:cameriere che non fece una piega .Il ristorante era alla Valletta ,Malta ,e c’ero anch’io :anch’io davanti a quella disgustosa scena.Fuori ,e li vicino, il palazzo del Governo maltese tutto imbandierato a festa:presente la regina,quella d’Inghilterra :Malta otteneva finalmente in quei giorni la sua indipendenza alla presenza di Elisabetta seconda.Tutto era dunque imbandierato, e il sole,il sole del mattino brillava di una luce allegra,una luce festosa,squillante,profonda , cristallina.La gente cominciava ad assieparsi davanti al palazzo che mi pare fosse giallo :giallo con valletti in giacca rossa.I maltesi non amavano quelli che gli stavano dando l’indipendenza e,al largo:al largo c’erano grandi portaerei americane,ferme,ormeggiate nel loro andare e venire in guerra con il Vietnam.Indignato e disgustato uscivo dal ristorante e passeggiado imboccavo la via principale,quella dove in fondo c’era,c’era il parcheggio dei pullman;il parcheggio, sotto le palme dai bei rami verdi serrati e curvi .Andavo:finalmente rilassato,abbandonandomi al fresco tepore autunnale ,andavo,camminando lontano dalla folla,lontano dalla Regina ,lontano dal Palazzo giallo con valletti in rosso.Oggi quella Regina è morta:oggi è morta Elisebetta seconda,Elisabetta;quella che i giornali definiscono la “regina dei record” e che a Malta venne ,in un anno che non ricordo: mentre un italiano, un imbeccile impomatato sbatteva in faccia una bistecca fredda ad un cameriere in giacca bianca e fuori c’era :c’era un bellissimo , sole.