La politica,questa sconosciuta.

Written By: bruno - Mar• 20•13

Non vorremmo parlare piu’ di politica,che è come l’alcool che strega le menti,volatile,chi ha votato lo ha fatto per mille diversi motivi,un crogiuolo di opinioni,di vendette,di speranza,non tutte all’unisono,non tutte necessariamente ponderate.Ognuno dei votanti spera in cuor suo avvenga  qualcosa che aderisca al proprio desiderio,ma la’,la’ a Roma è una pentola nuova che bolle, in proprio,noi, al mercato, abbiamo comprato gli ortaggi,ora “loro” cuociono di suo,incuranti di chi li ha scelti.Grillo è una specie di bastone sporco di merda,tutti lo vorrebbero prendere ma non sanno come,e il terrore,se non afferrano il bastone, è uno solo,perdere la poltrona,la sedia,il podio,insomma Roma è per molti come l’America,e c’è anche chi l’ha pubblicamente sottolineato (Bersani) e si è paragonato a Colombo. America fuori porta,incrocio (inciucio), fra, Portaportese e il mercato degli zingari,ma sempre America,festaiola e mercantile, da strapaese,dove gli unici cittadini a goderne si chiamano “onorevoli”,gli altri sono turisti,e, quasi tutti la guardano , giurano di conoscerla,o di averla gia’ vista (a colori) dalle cartoline del loro televisore.

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