Questa mattina ho visto la nuova piazza di Caorso,piazza cresciuta fra le polemiche,e,che ha sacrificato un monumento dei caduti,memoria della prima guerra mondiale,se non ricordo male un obelisco.La piazza nuova sembrava un disegno da geometra,quadretto non riuscito di De Chirico,un riassunto plastificato di volumi e di piani,dove, molte palle allineate di bianco marmo si rincorrono in fila,fredde e rigorose, depositate uova di mosche e di pidocchi.L’ho guardata,stupito, da diversi punti,comminando e sostando,sorpreso dal suo color crema che la dominava annullandola come un fantasma,con enormi bare di molti Gulliver morenti a spina di pesce al posto delle panchine,arredi lugubri , angoscianti e neri,neri, sul grigio panna di una Rocca di lego stuccato da un sordido belletto.Semplice gioco di castello infantile da strapaese,illustrazione da uno sgualcito improvvisato sussidiario su cui spiccavano enormi,spropositati vasi con degli alberelli che si facevano minuscoli arbusti in quei vasoni,vasoni che ridicolizzavano la Rocca,il Castello,la Piazza . Piazza che potrebbe realizzare sopratutto un abile costruttore di pollai,in cui i galli non canterebbero piu’ e le galline morirebbero di dolore,o un ragazzo angosciato dall’acne potrebbe proiettare nel suo futuro.Scena perfetta per un delitto,scena da sporcare di rosso vivo sangue con qualche filmone dell’orrore nel suo centro,sotto quei vasi ,vicino a quelle bare funeree,per rompere il silenzio che vi regna,Piazza che rifiuta le figure,le voci o i bambini che si rincorrono e cadono senza un grido pur gridando forte.
La Piazza di Caorso.
Written By: bruno
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Apr•
28•13
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