La Libertà, quotidiano di Piacenza.

Written By: bruno - Set• 05•16

Stultorum mater sempiter gravida.Perché tornare sopra un vecchio avvenimento ?Per puro esercizio.L’episodio Lambri ,capo cronista di Libertà lascia di stucco e va ben delineato,ripetuto analizzato.Davanti ad un mia affermazione che contestava :”La madre degli stolti è sempre incinta”,di cui non condividevo e non condivido il proverbio o il come viene espresso ,credendo io che, madre,generatrice, non sia sinonimo semplicemente di generatrice dello stolto,il generare non ha nessuna qualità se non il generare stesso,che riguarda il nascere, il venire al mondo.E qui è inutile aggiungere che la mia è una scelta se volete contro corrente,perché quella frase ,quel proverbio secondo me, è indirizzato non solo agli sciocchi generati,quelli si, dalla società,ma non generati da incolpevoli madri in quanto genitrici, identificate queste madri nel proverbio come esclusive colpevoli ,o colpevoli fabbriche di coglioni e,i coglioni,i coglioni gli idioti con le loro madri sono sempre altri, altri generalmente e, ad esempio, come i poveri e i rompiballe .Credo invece che il generare,il generare come atto materno, sia qualche cosa di miracoloso,vorrei aggiungere di altamente e misteriosamente sacro, trascendente il generare stesso come gesto fisico,l’atto di generare ,allora si fa, non solo femminile ma universale.Quell’essere generati e crescere nel grembo che genera sorprende e incanta.Il Lambri,capo cronista di Libertà a questa mia osservazione ,a questa mia perplessità senza nessuna ironia che lui invece rivendicava, scatenava contro di me una canea di suoi amici che chi più ,e chi meno ,si lanciava in epiteti sgradevoli senza che fossero stati da me questi, interpellati o che da loro fosse confutata o conosciuta la mia tesi, disprezzando per disprezzare o per concorso,sotto l’esempio fulgido del capo cronaca di Libertà che mi aveva definitivamente bollato,essendo lui finemente ironico come privo di ironia.Anche una fanciulla, Elena Santoni ,si metteva a lardellarmi con discutibili vezzeggiativi insultanti, definendomi analfabeta e bilioso ,mentre il Lambri,il Lambri, capo cronista fisso di Libertà, si premurava di pubblicare un mio incompleto curricula per indicare meglio alla sua marmaglia (e che fosse sua è incontestabile), quasi tutta maschile chi io fossi.Quando uno improvvisamente,uno di questi, che in passato si camuffava e si faceva passare da rivoluzionario cubano ,avrebbe addirittura voluto vedermi al rogo,che poi,poi questo,questi,costoro che ardono incendiano l’avversario per odio bruciando a piacere questo e quello ,sono sempre gli stessi,sono coloro che si adontano inorriditi per il rogo di Giordano Bruno acceso in Campo dei Fiori a Roma.Si adontano strappandosi le vesti,barbe e baffi rivoluzionari compresi.Loro, come si può capire , brucerebbero soggetti ben più infimi,e li brucerebbero all’istante,perchè solo stronzi e poco intelligenti,figli della solita, sempre incinta madre:stoltorum mater sempiter gravida.Bene,perché tutta questa tiritera?Se, un capo cronista di un giornale come Libertà, di Piacenza,se, un capo cronista,quando opera fuori sede opera,in libera uscita, nel modo che ho vissuto,cioè scatenado un gruppo,un branco,una cerchia di sottoposti acritici ma sudditi del suddetto capo è preoccupante, aggiungerei anche inquietante.E se,tutto questo ,questo, avviene e si vede, alla luce del sole,e avviene ,con forme di prevaricazione, minacce insulti promosse e non impedite ,col tacito assenso dal capo cronaca di un giornale come Libertà c’è da rimanere di stucco .Che cosa accadrà mai allora,che mai potrà accadere nel chiuso delle stanze della redazione?Che cosa può accadere in quelle stanze , al riparo di occhi indiscreti?Un capo cronaca che, in libera uscita incita,divide,condivide insinua e non censura ma tace, preoccupa .Questo impiegato facinoroso, parziale, prepotente e prevaricatore è un piccolo capetto come ne abbiamo conosciuti tanti .E vuoi vedere,vuoi vedere che ,per tutti questi brillanti inutili pregi verso l’imparzialità te lo faranno anche direttore?Libertà dunque,come è libera di fare, tiene e scalda cresce, il solito personaggio , uno,uno che rappresenterebbe la prova del nove,qualora ve ne fosse il bisogno,bisogno per il prossimo Festival del Diritto,verso cui , Libertà riempie ossequiosi,virtuosi untuosi commenti, sulle sue diverse facciate di carta ,alla faccia dell’ipocrisia e alla faccia del Diritto come è stato qui descritto!W l’Italia.

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