La barba.

Written By: bruno - Mar• 03•17

A fatica, da una strada saliva,in salita arrancava,arrancava , zoppicava calvo e malvestito,impiegò del tempo,molto tempo per arrivare fino alla portata dei suoi occhi che,visto la titubanza dello sguardo non erano più efficienti come un tempo.Fra l’arrancare lo zoppicare e il sudare guardò,all’improvviso mi vide in una smorfia di sussiego.Due grasse mani gli uscivano dalla sgualcita giacca fuori stagione,giacca mal accompagnata con il resto dell’abbigliamento per un freddo ancora intenso.Labbra viola,viola,di un viola denso senza nessuna sfumatura,sbuffava ,forse soffriva di cuore vicino ai suoi novant’anni ,novant’anni che avrebbe compiuto ad agosto.Uomo curioso, che si beava in una vita già fatta,preconfezionata stretta ,vita cucita dentro una mole cadente incontenibile.Preso da tutte queste osservazioni contemplavo colui che ,quando infine mi raggiunse, dalle labbra viola come due tumefatti frutti esotici cantilenò:ma tagliati quella barba,tagliatela, che stai male.

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