Kounellis-Schettino.

Written By: bruno - Ott• 01•13

Non tutti conoscono la grandezza di Jannis Kounellis,nella sua recente mostra romana ha presentato travi cucite su lastre di ferro,che lui definisce pittoriche,ed infatti si definisce senza esitazione ,”pittore”.Tutti conosciamo la favola del Re nudo,se desiderate vederne uno di successo andate nella capitale per vederne uno olimpico.Davanti alle sue”cose” state seri,non domandate,non fate gli ignoranti,non datevi di gomito,non uscite subito,fingetevi perplessi ed assorti.Consolatevi,in fondo questo è un reuccio se si pensa all’opera di Francesco Schettino nella rada di Giglio porto, l’ex Concordia.Vero michelangiolesco capolavoro,dove Jannis ci fa la figura dello gnomo.Intrecci e disperate storte urla,emanano da quel capolavoro,vero altare alla precarieta’ umana,istoriato da labirinti e occhiaie vuote di infranti vetri.Quando la vanita’ di consumo ben si rappresenta nei sedili,nelle coperte, divani galleggianti e abbandonati, ai piedi di quel titanico,babelico totem che  interpreta l’effimero in un gesto grandioso e geniale.L’opera di Schettino ha raccolto una folla enorme,suscitando autentiche emozioni,che prevedono ancora una stagione di meraviglia e stupore.Kounellis è un piccolo commerciante “pittore” nel chiuso di uno spazio commerciale romano.Schettino promana tragica grandezza nel piccolo golfo di Giglio Porto,e qui’,credetemi, la scultura da veramente spettacolo,s’impone con prepotenza,sul palcoscenico della storia.

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