Improvvisi lampi, netti, e sapori e foglie mosse al vento, sento vivi in me e risuonano da mondi lontani, e voci sottili si assiepano nella mente, sotto un cielo ricamato di uccelli e foglie vive. Mi parlate nei sassi che incontro, caldi di sole, negli urli dei cani dispersi in un’aria vociante di vento che innalza. E vi vedo negli antichi giorni, e siete avvolti nell’azzurro della mente nel sole e nel mare e mi dite ecco ,questo è il testimone, siamo qui celati in tutte le cose, torneremo diversi e sempre noi stessi.
Francesca Pierucci.
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