Che la stampa sia un potere autoreferenziale lo si vede ad occhio nudo,che in ogni dove regni questo suo potere è un ovvietà perfin stomachevole,eppure,eppure questa opaca aureferenzialità a volte,in generazioni successive è responsabile di alcuni nostri godimenti estetici.Ad esempio se qulcuno dopo qualche secolo non avesse dissepolto qualche cadavere eccellente non sapremmo nemmeno della sua esistenza,e i nomi di questi cadaveri non mancano , sono eclatanti,fate un esercizio di memoria.Quanti grandi o considerati tali oggi ci appaiono masticati rimasticati dai media fino alla noia,proposti,ascoltati guardati e ancora incompresi,respinti per la maggioranza eppure,eppure grazie a quel potere autoreferente possiamo goderceli,qualche volta condividerli. Chiaro,nata come stampella politica, la stampa e i media ci campano su queste notizie,e o “cultura” compresa ma, la loro ripetitività riguarda ed è legata alla pagnotta,insomma ci devono campare e te lo fanno vedere capire,niente di male.D’altronde se non fosse un genere autoreferente non potrebbe “imporre” un bel nulla,la sua sconfinata autostima la porta ad essere,qualche volta un prodotto d’eccellenza ad uso e consumo di tutti a volte solo di mercati.
Il valore della negatività.
Written By: bruno
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Gen•
23•17
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