Il morbo.

Written By: bruno - Feb• 22•20

Strade deserte,paura del morbo venuto dalla Cina,camminare il giorno dopo l’allarme era come camminare in un sogno senza figure.Entrando in un bar si mise a tossire,tossire,non voleva tossire eppure gli venne spontaneo tossire,tossire e ancora tossire,meravigliandosi di tossire così all’improvviso proprio in un bar dove c’era solo lui.Il barista mise il caffè sul banco,mise il caffè accanto allo scontrino e ,per un attimo,improvvisamente lui ,lui smise di tossire.La tosse gli tornò però aprendo il giornale,gli tornò ,secca insistente senza motivo,un motivo che a lui la spiegasse questa improvvisa tosse.Alzandosi per uscire vide il barista fra l’intercapedine di una porta semichiusa,lo intravide nell’ombra ,quasi nascosto.Mentre apriva la porta di vetro con le sue finiture lucide d’acciaio lisce si ricordò che prorio su quelle gelide superfici dicevano si annidasse il morbo venuto dalla Cina e lui,lui strusciò le sue dita sull’acciaio, le sue dita umide, essendosi toccato il naso prima di aprire,il naso ,con quel suo umore che poteva essere mortale,mortale se, se malato, e si sentì improvvisamente potente,immortale come una morte universale che corre sulla terra,all’uscita di un bar.

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