Il Diavolo zoppo.

Written By: bruno - Nov• 09•20

Dal romanzo il “Diavolo zoppo” portata dallo spagnolo al francese dal signor N.N.e dal francese nel volgare italiano dall’Abate Nicola Felletti stampato in Venezia nel 1721 presso Giovan battista Recurti si legge una ricetta per l’indisposizione di un paziente e che, forse funziona anche per il coronavirus , così descritta:sciroppi di giussole,d’alissea,di coralli e tessilaggine e una seconda per conservagli polmoni (e qui cade a pennello oggi) ,dè Siroppi di lunga vita,di veronica,d’immortale,e di elixir di proprietà,un’altra per fortificare il cervello,e lo stomaco,ha delle acque di melissa,di cannella orzata,dell’acqua divina,e dell’acqua triacale,con l’essenze moscate,e d’ambra grisa,quindi unire delle confezioni di anardina,e bezoardica,e quelle di tinture di garofano,di corallo,di mille fiori di Sole e di Smeraldi.Insomma non so se avete capito tutto,comunque se non ci credete provate che è una ricetta descritta da colui che si definisce:” il Diavolo dell’Inferno il più vivo,e il più laborioso,un Diavolo d’importanza,sono Asmodeo col sopranome di “Diavolo Zoppo” di cui vien fatta una gloriosa menzione anche in Agrippa,e nella Clavicola di Salomone.E,se lo dice lui.

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