Giuseppino Molinari.

Written By: bruno - Giu• 23•14

Le lodevoli,ma, preoccupate osservazioni dell’attuale direttore della Ricci Oddi, ci fanno capire che la Galleria è una palla al piede alla citta’.E lo si vede da molti anni,cala l’interesse dei cittadini,calano in generale le visite alla collezione.Ricci Oddi nel passato con il suo mecenatismo compi’ un gesto che ricadeva,o ,si faceva ricadere sulla citta’ tutta, se non la nazione tutta.Il contenuto espresso sulle pareti, faceva parte del costume,rappresentava un momento storico epico per l’Europa intera, storia dell’Arte come continuita’, infiorescenza piantata su di un antico ceppo e, come tale se ne coglieva la logica bellezza.Difficile pensare ad un suo ampliamento,difficile e carico di ambiguita’,che potrebbe addirittura tradire il mandato Ricci Oddi nel senso  di collezione (spostare gli amici dell’arte è sbagliato).Ora,se l’oggi,come archetipo e concetto di un gesto o di un pensiero,nel suo complessivo prodursi e, il suo inserirsi in una civilta’ industriale possa ridursi in spazi con o fuori del suo contestatissimo passato,diciamo l’ottocento ,merita una piccola riflessione.L’Arte è morta,l’arte come pennello imitazione,interpretazione continuazione,subblimazione della natura e del bello è putrefatta,essa è rifiutata da tempo da tutti i centri di potere mondiali politici o radical sic.Il fenomeno si fa vistoso, anche in provincia,anzi, la provincia ne è il motore,estremo confine di distacco , ampiamente favorito dalla stampa locale al seguito di quella nazionale,TV comprese.Collocare, questa negazione di ogni passato come “arte”,questa pistola fumante ” articida” in qualche luogo, diventa problematico,e, ci appare  come   se  ,uno,  volendo esaltare l’uomo  lo rappresentasse vicino al suo boia.Non vi è alcuna preclusione verso l’archetipo,il simulato,il concettuale,nessuna preclusione,ma, questa forma dovrebbe essere distinta dall’altra che è,lo ripetiamo,oggi, solo il suo corpo morto.Serve altro luogo per questa,altra contro-arte,altro luogo per non ferire la memoria Ricci Oddi,di cui Arisi (odiatissimo da spompati potentati di provincia), era il principale alfiere,morto lui, si assitera’ ad un graduale franamento del pittorico,franamento e distacco, da una qualsiasi ipotesi di bellezza.Insomma volete fare una collezione dell’oggi?Fatela da un altra parte,la Ricci Oddi è quella che è, se avete voglia e  sensibilita’ ,amatela.Sopratutto, piacentini,non lasciate alcuna collezione di un  qualsiasi “genere” alla citta’,che qui’ ,nessuno,o quasi, se ne frega niente,ma proprio niente,senza quasi.

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