Ci fu un momento in cui fummo innocenti, e la felicità coprì come pioggia odorosa ogni attimo, ogni spazio di cielo. Ci fu un momento in cui i tramonti e le albe, le notti insonni di pioggia battente e quelle di caldo bagnato erano attimi infiniti su cui si saltava leggeri. Nulla era fatica, nulla era tedio. Anima e corpo, cielo e terra si univano declinati come un fascio di spighe e papaveri, e noi correvamo come bambini sui campi ondulati gialli e verdi e rossi dei giorni perduti.
Francesca Pierucci.
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