Dolci guardiani dei moti dell’anima, del tremar di ogni foglia, del vento che gioca con ogni granello in danze fuggenti, mi posate sul cuore come coperta di piume una sera d’inverno.Se mi vedrete piangere sappiate che piango per la vita, non per la morte che conclude, ma per la vita se ha mancato un fiore sul mio cammino, se me lo ha tolto lasciandomi un ricordo amaro. Non piangere per ciò che si è vissuto, ma per ciò che si è mancato.
Francesca Pierucci.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.