Freud & creatività.

Written By: bruno - Set• 28•17

Vorrei spiegarlo in termini musicali ma,per chi legge sarebbe astruso,allora dirò che tutto è cominciato quando per salire una scala dico,infallibilmente per salire, occorre mettere il piede nello scalino successivo (in musica più alto),solo così si sale,ma se uno si pone la domanda perché proprio per salire devo mettere il piede sul gradino successivo?Perché non di lato sullo stesso scalino o magari storpiandomi il piede lo metto sul gradino inferiore così invento una nuova scala,un nuovo modo, rompo con il passato del salire,anzi perché debbo per forza salire?Voi capite che una scala musicale così destrutturata diciamo rotta, non darà alcun risultato musicale come lo si intendeva qualche decennio fa,uno se la suona e se la canta,anzi non suona pur affermando di suonare e lo strumento non ha più alcun valore,le sue possibilità tecniche si azzerano,infatti impera la canzonetta che si è fatta “concerto”.Con la storia dello scalino tutto è andato a rotoli e si è preferito un pezzetto orecchiabile di tre minuti a pezzi pieni di muffa di qualche ora.All’arte in generale hanno dato questa piega,e gli è stata data da mercanti e politica con le loro belle esibizioni d’asta,tutto viene deciso dal mercato,punto,quello che costa vale.Invece di strabiliare con il virtuosismo e la bellezza si è preferito qualcosa di scandaloso,qualcosa che potesse colpire,colpire al pari della bellezza per suscitare questa volta ribrezzo,mettiamo un cesso,un taglio, la merda in scatola per tacere del celeberrimo Picasso che sorprendeva per le sue orribili contorsioni linguistiche che nessuno ha mai capito,quasi fosse una imperscrutabile Gioconda.Strabiliare per strabiliare,strabiliare di spavento in sorpresa si è arrivati allo stronzo di questi giorni in Firenze,stronzo messo in Piazza della Signoria,di per sé niente di male tutta pubblicità e ,in fondo la merda è la materia prima dell’arte fin dall’infanzia,ma non il suo solo prodotto la rispecchia ,l’arte si subblima nella stesura o spalmatura che copre e si stende nella ricerca (dal produttore autore) di un inesistente io insito nella materia stessa (pensate all’infinita varietà del “materico”) ,questo in ogni vero prodotto artistico,l’arte infatti è un prodotto scandaloso su cui nessuno riflette mai abbastanza e solo il depositario del corretto stronzo di questi giorni ha messo in bella vista la sua materia prima, che è poi come mostrare un tubetto di colore per un opera ,per alcuni più che sufficiente per altri un po’ meno .Non è la materia prima che si fa arte è invece, il processo, la ricerca e la spalmatura che riveste le cose in cui si è smarrito un fantasmatico umano io,specie di materia oscura o stringa universale che l’arte “tesse” creando immagini di invisibile iperscrutabile trama.Senza mitica ancestrale ricerca dell’io perduto,senza materia,senza riferimenti con la merda non c’è arte ma solo un suo tratto schizzofrenico,altro per altro insomma tirato per i capelli,stancamente stiracchiato che gioca il suo gioco in questo come nel passato secolo nella così detta arte.Tutto è cominciato quando una scala non è più una scala,e l’arte è solo una parola e la merda è il suo prodotto finale invertendone inconsciamente i ruoli.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento