Noi eravamo affacciati a quel tramonto morente e in fondo al buio della notte dove i nostri cuori pulsavano come il volo spezzato di rondini la sera. Eravamo immersi nel silenzioso muover delle stelle che ci chiamavano alla loro intermittente luce, nel gracidare tremulo delle notturne rane, inermi bambini, e nell’infaticato canto dei grilli, sottile come il filo misterioso della nostra gioia.
Francesca Pierucci.
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