Come ti ammazzo l’arte.

Written By: bruno - Mag• 09•20

In queste notti insonni mi parve di sentire ,alle prime luci dell’alba una musica conosciuta che li per li mi pareva Rossini,ma poi svegliandomi mi accorsi che era Verdi,un Verdi strano,un Verdi con intermezzi abboracciati e la vicenda di Rigoletto narrata,raccontata, una spiegazione ,una rappresentazione cinematografica della vicenda di Rigoletto.Opera che,pur conoscendola nelle sua trama o con la sua trama musicale ,molte delle sue vicende vanno perse sovrastate come sono dalla musica e dal canto.I sentimenti musicali l’animano,gli danno anima e vestito e quel vestito dice tutto,tutto in un altro modo,al modo di Verdi,nel modo del melodramma.Melodramma non sempre chiaro ma subblime per espressione musicale e bellezza di sentimenti fatti di note e canto spiegato.Ebbene,questa mattina,questa mattina quell’edizione di Rigoletto ridotta a spiegazione era chiarissima,chiarissima,si capiva tutto,proprio tutto,fin come Gilda viene pugnalata e messa nel sacco (cosa che in tutto questo tempo non avevo ancora capito)anche se,se la cosa poi al fine dell’opera era poco importante.Racconto chiaro dunque,chiarissimo ma con un Verdi fatto a brandelli.

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