Come sei bella!

Written By: bruno - Nov• 07•14

Non era alta,no,la cassiera,lo si vedeva bene, perchè ,in piedi,mi arrivava alla spalla,ed io son normale,di statura, dico.Cercavo di intrepretare i suoi tatuaggi disegnati sulla pelle delle braccia,erano fumetti,o, un fumetto, solo,ma,per quanto mi sforzassi non riuscivo di  capirne la storia, fumetti,forse,un fumetto  con tante scenette che,si intuivano divertenti,anche ad Aushwitz,come in altri campi,  disegnavano fumetti ,per raccontare la “vita” nei lager.Arrivavano fino ai polsi i fumetti e, sparivano sotto le mezze maniche della maglietta blu,stretta ,attorno a magre braccia.Era  una donna,una donna, visto che faceva la cassiera,altrimenti sarebbe stata un cassiere.Magra,niente culo,niente tette,le brache pendevano sull’inguine,come non avessero mai inventato cinture o bretelle,e, non si capiva, come potevano,quelle brache, sostenersi da sole ,forse stavano cosi’,per una nuova stravagante  legge  fisica.Piercing gli pendevano dalle labbra e dalle orecchie,il piccolo naso ,ne ostentava uno speciale, d’oro placcato, che ,brillava alla luce del neon.La piccola testa a forma di cipolla,rasata fino alle tempie, si ingrandiva improvvisamente ispida, come la barba di una pannocchia gialla,gialla, tagliata di netto,che, dello stesso identico colore della barba di pannocchia, faceva il suo bel vedere.La cassiera svolgeva il suo lavoro in modo impeccabile  sicuro,svelto  e  preciso, nulla da ridire,come facesse, non me lo spiego, sono pronto a sfidare chiunque che,vedondola in giro  capisse che quella era una cassiera .Innegabilmente,e,senza ombra di dubbio, sotto quella travestita parvenza, c’era dunque una vera cassiera,una normale cassiera,con normali passioni da cassiera,forse qualcuno l’avrebbe ,di nascosto anche baciata,amata toccata,toccato,che cosa poi?Al mondo c’è posto per tutto e per tutti,anche per le cassiere con  testa a cipolla.Non era il mio tipo,e lei , non voleva esserlo,anzi,per lei certamente ero,”l’altro strano”.Incantato,stregato,fissato,sulla storia dei fumetti e di Aushwitz,non riuscivo a staccare gli occhi da quelle ossute braccia,quando, una signora attempata,dietro di me,rivolgendosi alla cassiera disse:come sei bella!

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