Come non masturbarsi con arte.

Written By: bruno - Set• 10•14

Si’, un tempo l’arte era l’alfabeto di coloro che non sapevano nè leggere nè scrivere,la si guardava, ed ognuno gli dava i significati che intendeva,suscitava un infinita’ di linguaggi,tic,manie,bellezze,Dio,peccato,coraggio vilta’.Si’, un tempo l’arte era il plettro nervoso delle emozioni e delle fantasia popolare,di Papi e Principi,Imperatori.Essa, percuoteva,svegliava,risvegliava,anche l’assurdo, sopratutto l’inconscio sconosciuto,il buio,l’eterno buio ignorante,la pulsione,il moto d’istinto,l’energia primitiva dell’uomo,messa,nella sua testa, io credo da Dio.L’arte non cambiava il mondo,e non voleva cambiare il mondo,non poteva, e non puo’ cambiare il mondo,era solo arte,arte,artificio di figure e immagini composte dentro un riquadro,lungo una parete,dentro una stanza,una cripta.Poi si è cominciato a chiacchierarci sopra,si sono balbettate  frasi,barzellette,letteratura e ancora,ancora letteratura,racconto letterario  espresso da qualche profano che desiderava, dipingere…con le sue parole,con le parole signori,non si dipinge,si fanno solo “paroleparole”,credetemi.Continuando cosi’,nel tempo,la cosidetta arte,si è fatta dunque parola,come una testa diventa concetto,come un braccio diventa postura.Il colore è diventato altro,altro da sè,si è ingigantito,ha straripato in altro, dall’originale significato,si è fatto imperativo,chiave di lettura,è diventato pensiero,concetto,è diventato tutto quello che non era,è diventato solo … parola.Si è staccato dal suo originario magma,trasfigurandosi in una menzogna,che non lo rappresenta piu’,e non ha  bisogno di lui (magma),non della sua primitiva carne,non del suo istintivo pulsare oscuro.L’uomo,  impazzito, gli ha attribuito la funzione di pensiero,pensiero staccato,altro dall’altro,  dall’originale,originale nato per essere non-  pensiero,fatto solo per vivere, esistere,esistere e basta.E’ vero, ci si puo’ fare una sega,pensando ad una donna,provate,fatevela,e pensate,pensate,intensamente,vedrete che, pian piano,quella donna,giorno dopo giorno, diminuira’ nella vostra fantasia,diventera’ piu’ piccola,piccola, sempre piu’ piccola,finche’,alla fine,il vostro sara’ solo un gesto meccanico,un gesto nervoso,che voi  fate, in  onore di una femmina,di un femminino che non esiste piu’,lo avete cancellato,con una sega.E, una sega, è l’arte,se ce ne è  rimasta ancora una,oggi,e questa è la parola rimasta, che possa esprimere quello che dice,se c’è rimasta, almeno una, di parola,vera, per ricordare,una morta.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento