Che tu , lontani tuoi passi dalla nostra vista, percorra i sentieri che ti sei prefisso, leggero come allora, di vita pieno e giovane fino al tuo ultimo volo. Non abbandonasti la speranza anche quando la neve soffoca l’ultimo virgulto anelante il cielo puro dell’autunno. Che tu veda le tue amate onde e nessuno te ne tolga il respiro. Nessun Dio ne ha il diritto. Il tuo diritto è quello che ti fu tolto in un pomeriggio piovoso sotto le mie assenti ed eterne lacrime. Vola dunque in un cielo pieno del vento di cui sempre sfidasti le onde, e ricordati di me, ora ti conosco, so chi fosti.
Francesca Pierucci.
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