Quando il corpo non ce la fa più e sfiora la terra secca l’anima sale più in alto, si distacca forse, non so. Quando il corpo è nuda radice contorta soffocata dai bruni granelli dove soffia il respiro dell’anima, dove vola l’occhio annebbiato? cosa vede, che fantasmi giungono incontro, quali luci, che mistero i viaggiatori della notte nascondono a noi ancora colmi del rumore invasivo del mondo? Forse un antro profondo li conduce a nuove stelle appese come allora, nel cielo notturno folgorante a occhi di bambini.
Francesca Pierucci.
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