E’ vero,vero : tutti l’intendono a loro modo e,in fondo non ci si capisce nulla;meglio, si fraintende tutto,di tutto, perchè la stessa parola:una qualsiasi parola per tante teste ha tante sfumature,visto che è un dentro che l’elabora e lo sviluppa, a suo modo,con il suo linguaggio ,con la sua figurazione intima,spesso addirittura oscena,secondo un concetto “morale” di chi dice d’averlo.In fondo parlando si dicono tante “oscenità” mascherate sottointese,desideri nascosti,spesso vere e proprie ostilità verso un linguaggio che non trova il nostro corrispetivo nel copia e incolla,infatti qualcuno dice che è moderno e risolutivo il copia e incolla.Ma anche qui,qui,il semplice copia e incolla viene interpretato,negato ,travisato, ad uso e consumo personale come al tempo della Babele in cui i libri ce la mettevano tutta per fare ordine ma che,inevitabilmente sfarinavano in una miriadi di fraitese concezioni o negazioni che si diluivano e, si diluiscono in un magma che tutto trasforma e inghiotte si converte nel silenzio,chiuso,dentro l’invicibile desiderio di “pensare” ma che parla e torna a parlare ,anche da solo.Molto semplice allora affermare che:tutto è turco quello che non si capisce,mentre Erdogan,a parole ,la spiega e si spiega;allora non è nemmeno vero che tutto è turco quello che non si capisce,almeno per lui ,che lo crede ,senza concentrarsi troppo forse, su Babele.
Babele.
Written By: bruno
-
Mag•
29•21
You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.