Anche il sommo Dante.

Written By: bruno - Mar• 25•21

Parliamo un poco di antisemitismo nei secoli;le sue stratificazioni,la sua diffusione,antisemitismo spesso camuffato ,altre volte dichiarato e urlato ma,ma c’è nella corrente sotterranea,quella poco conosciuta e praticata,spesso ignorata: vero e proprio pozzo oscuro di “perle” che lasciano di stucco di quanto e come,questo odio o disprezzo circoli nelle vene anche letterarie dell’arte.Noto:credo,noto a qualcuno è certamente quello del signor di Voltaire;strano,fra l’altro che, per un uomo come lui potesse non esservi un lume di ragione a proposito degli ebrei e antisemitismo;comunque, leggere e restarne di stucco è un esercizio che potrebbe “illuminare” qualcuno.E, in questi giorni di Dante ,ci è venuto alla mente quello che il sommo Dante portò(paradiso);portò,come pietruzza contro il popolo ebreo scrivendo:”Se mala cupidiglia altro vi grida,uomini siate,e non pecore matte,si che’l Giudeo di tra voi non rida”.Come potete leggere questo seme;o mal-seme di avidità giudaica da tempo dorme fra i guanciali della storia dell’uomo per cui; lo stesso sommo Dante ,si è messo a seminarlo nelle sue divine pagine anche se, per poter ,e dover essere obbiettivi con Dante, occorre aggiungere a proposito di cupidiagia che scrisse:”Ha masticato più di quanto potesse mordere”,e questo riguarda quasi tutti coloro che mastincano;di troppo,indipendentemente dal supposto divisivo-ceppo di appartenenza.

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