Questi momenti di grave emergenza, mettono a dura prova il chiacchiericcio della buona societĂ ’, chiacchiericcio di societĂ ’ del: te lo dico io come fare,te lo dico io come risolvere,e te lo dico per bene alla televisione e dai pulpiti,dai comuni alla camera e al senato,fin nei gabinetti,rigorosamente sempre di stato ne discutono.Capi di governo e ambasciatori assieme a ministri si sgolano nell’affermare cosa occorre fare ,per la buona causa.Le solite parole,di fatto,chiudono tutti le porte,scendono dai pulpiti,mormorando,borbottando, nei loro gabinetti di stato e di governo.In questi momenti di grave, gravissima emergenza umanitaria ,dietro a serrate porte e dai loro “cessi” ancora parlano,pontificano,sorridono tristemente, fanno un sacco di caritatevole pubblicitĂ ’, cercano denaro,offerte,volontari.Fanno quello che facevano prima,prima dell’emergenza “umanitaria”, usando,rimestando,calpestando parole e parole di allora, come queste che, non diversamente da loro io scrivo soltanto.
Emergenza.
Written By: bruno
-
Giu•
19•15
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