Devo andare in mari sconosciuti, mollare gli ormeggi sfiniti dalle alghe del tempo. I mari di un nuovo essere ove nasca come da bianco uovo, intonso. Devo spogliarmi delle vesti che mi tolsero freddo e vergogna, di cui avevo antico sentore. Ora nuovi passi devo correre, incerti, in cerca di un nuovo me, trasparente come pioggia, come bruma estiva, di cui non so colore. Ma so che sono più alti e più leggeri e vedo ora il chiarore che ci attende.
Francesca Pierucci
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.