1838 Vincenzo Monti nei “Poeti dei primi secoli della lingua italiana”, scena prima,sul Parnaso:Apollo dialoga con Mercurio (protettore dei ladri), con questa curiosa nota iniziale:il luogo è romantico,cioè dove torna più’ conto.APOLLO,rivolgendosi a Mercurio -Se non hai briga che l’impedisca,mi faresti,mio buon Mercurio,un piacere?-MERCURIO:Pur due,caro fratello.Mi trovo disoccupato,e non so che fare della mia vita.APOLLO:Oh!Che vuol dire questo?Non ci sono più’ barattieri,ladri,usurai?MERCURIO-Ben ci sono e al doppio di prima,e prosperano tutti in somma reputazione.Che anzi la ruberia è tanto nobilitata,che sperasi di vederla presto nel novero delle arti virtuose e gentili.Ma io n’ho licenziato il collegio,e chiusa la scuola.APOLLO-Perchè?MERCURIO-Perchè i discepoli ne sanno più’ del maestro;e come vedi,io non ho più’ faccende.
Vincenzo Monti 1838 in :PROPOSTA di alcune correzioni e aggiunte al vocabolario della Crusca.Tipografia del Maino Piacenza.(la storia insegna,ma sopratutto, non si stanca di ripetere)
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