Ferdinando:una storia piacentina d’oggi.

Written By: bruno - Giu• 13•13

Un bell’uomo,o quello che puo’ definirsi tale,seduto sopra una vecchia poltrona rossa, guarda l’imballo di cartone del suo vecchio negozio,piccolo, accogliente,con cavalli alle pareti,  dentro cornici antiche,stampe e vetrine vuote,sta per traslocare,i tempi non sono piu’ buoni come nel passato ,c’è magra in giro.Nel piccolo retrobottega fra i libri ammuchiati aveva ricavato una piccola alcova,giusto per potere amare,quasi in piedi.Le donne,le sue donne facevano a turno in quella piccola alcova,fra i libri e le stampe.Nel piccolo spazio qualcuna gridava nell’impeto del cuore:fa di me quello che vuoi,questo mandava in bestia il piccolo antiquario anche perchè non sapeva che cosa se ne doveva fare.Bionde,brune,si spogliavano nella penombra,qualcuna la faceva ballare per vederla nuda,e lo diceva,lo raccontava, spalancando i suoi occhi,occhi azzurri,sereni,rassegnati,che avevano anche sofferto per amore.Aveva speso tutto,tutto quello che aveva guadagnato,ma era soddisfatto,aveva vissuto.Qualcuna di quelle belle ,che il tempo aveva oramai sbiadito, provava ancora  un vecchio invito davanti la vetrina del negozio,nella via affollata,provava,ammiccava ma lui rispondeva no,con il dito alzato,ed alzava il suo indice,bianco,muovendolo con grazia in qualche tentennamento,poi scoppiava a ridere.Era arrivato il tempo di traslocare, smontando la piccola alcova di carta.C’era penombra in quella stanza,fuori   la luce del mattino spianava anche l’acciotolato   della strada,una luce calda  e spessa inondava gli stipiti ed il vetro del negozio.Allora,guardando la porticina interna, verso la stanza della piccola alcova pareva ancora di sentire urlare,nell’impeto del cuore:fa di me quello che vuoi.

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