Van Gogh.

Written By: bruno - Ago• 20•15

Tonelli,credo si chiamasse proprio Tonelli,assistente sociale in pensione,mi salutava,ed era sempre in biclcletta,mi salutava con il sorriso sulle labbra senza fermarsi:”sembri Van Gogh” ,mi urlava passando,forse per via della mia nuova barba ed il cappello di paglia.Ero molto perplesso a quel saluto,sopratutto per una qualche somiglianza che penso solo fisica,al pittore morto in miseria.Non avevo i capelli rossi,sono calvo,ne’ il naso aquilino,nè il volto affilato di Van Gongh,questo successe e si ripetè per diverse volte,tutte le volte ,in pratica ,che mi vedeva o ,incontravo per caso Tonelli ,assistente sociale in pensione .Chissa’ dove vedeva una qualche mia somiglianza con il pittore incompreso,io non ero incompreso ma,sopratutto,per mia fortuna,non morivo di fame ,anche se facevo il pittore.Doveva essere per la faccia,la faccia che avevo,la faccia,con quella mia barba bianca,ma non rossa,con il mio naso a patata ,ma non aquilino.Quel saluto non mi tornava,per quanto mi lambiccassi,non capivo quel:”ciao,sembri Van Gogh”,l’unica soluzione doveva essere che, Tonelli ciclista,assistente sociale in pensione,non aveva mai visto una foto di Van Gogh,o praticasse solo come passatempo una qualche arte di cui non ricordavo,per quanto mi sforzassi nulla,proprio nulla.Ed a ben pensare la sua,era forse solo un imprecazione,un modo di imprecare,una semplice gratuita ,innocua imprecazione.

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